Giorgia Casmirro è insegnante certificata ATVD (affiliata STAT) di Tecnica Alexander e musicista.
Dal 2019 insegna la tecnica Alexander privatamente e organizza workshops introduttivi con scuole e associazioni del territorio in Italia e all’estero, in particolare in Abruzzo, Roma, Bologna, Berlino.
Nel suo lavoro si interessa in particolare al ruolo che la tecnica Alexander può svolgere nel facilitare processi creativi in relazione alla pratica e alla performance musicali.
BIOGiorgia inizia a suonare la chitarra da bambina seguendo il percorso di studi classici da privatista fino a quando si trasferisce a Bologna dove continua gli studi e nel 2015 si laurea presso il conservatorio G.B. Martini di Bologna.
Nel 2014 scopre la tecnica Alexander in un corso residenziale del Guitar Circle e ha l’opportunità di sperimentare sin da subito come essa possa naturalmente integrare il lavoro e la formazione del musicista.
Nel 2016 si trasferisce a Berlino per studiare la tecnica Alexander in un corso di formazione insegnanti e nel 2019 si diploma presso la “Schule für F.M. Alexander Technik Berlin” diretta dal maestro Dan Armon.
Giorgia possiede anche un laurea di I livello in Studi Internazionali conseguita nel 2013 presso l’Università di Bologna.
Dal 2013 al 2021 ha lavorato come insegnante di chitarra in scuole primarie e secondarie di Bologna (progetto “Musicascuola”, Associazione Musicaper) e Berlino (Berlin British School).
Dal 2014 ha partecipato a progetti residenziali e concerti con “The Orchestra of Crafty Guitarists” e “The Symphony of Crafty Guitarists” in Italia, Germania, Netherlands, Messico, Argentina; dal 2022 fa parte del Radius Guitar Ensemble.
Dal 2019 insegna la Tecnica Alexander privatamente, in presenza ed online, in lezioni individuali e workshops.
È membro dell’associazione professionale di insegnanti di tecnica Alexander tedesca – ATVD.
Nel suo lavoro attuale si interessa in particolare alla relazione tra Tecnica Alexander e Performance – intesa come esperienza e partecipazione del momento presente e in divenire – e come questo a sua volta può informare la performance musicale.
CORPO ASCOLTO PERFORMANCE
Corpo-ascolto-performance è un’espressione cui spesso mi riferisco per indicare l’ispirazione che guida il mio lavoro con la tecnica Alexander e le sue interconnessioni con una pratica musicale o più in generale sulla performance.
Cosa intendo per pratica sulla performance?
Se prendiamo il termine al di fuori del suo contesto in riferimento alle arti performative o come grado di efficacia di un’azione (capacità performante), intendo la performance come “evento nel suo dispiegarsi, esperienza e partecipazione del momento presente e in divenire”.
Una pratica sulla performance si sviluppa quindi come un processo di apprendimento e ricerca che parte dalla presa di consapevolezza del proprio corpo e dell’esperienza e interroga la capacità di essere presenti.
Nell’educazione (musicale) tradizionale, non ci viene insegnato così spesso a prestare attenzione alle nostre sensazioni corporee, anche se, se ci pensiamo, sia che suoniamo, cantiamo o ascoltiamo, il corpo è il nostro principale strumento di ricezione-espressione.
Se non soddisfiamo le aspettative o il nostro miglior potenziale nella performance, di solito siamo spinti a studiare di più e con più “forza”, e tanti musicisti spesso vivono dolori e ansia come una limitazione personale da dover risolvere quasi di nascosto con rimedi immediati e di breve efficacia, o che cercano di ignorare finché diventano qualcosa di più grave (RSI -lesioni da sforzo ripetitivo, infortuni).
Ma a volte abbiamo bisogno di un approccio diverso…
La Tecnica Alexander mostra che la tensione fisica/muscolare è direttamente collegata a pensieri, emozioni e presenza.
Quando riconosciamo questo fenomeno nella nostra esperienza e impariamo un modo per lasciare andare quei pattern di tensione indesiderati, possiamo cambiare il nostro rapporto con la musica e la performance.
L’efficienza e la libertà di movimento si riflettono sulla qualità del suono attraverso i nostri strumenti e sulla nostra capacità di essere presenti alla musica durante la performance.
Questo può essere rilevante anche per studenti/professionisti/amatori di altre arti, o “non performers” in senso stretto che vogliano scoprire come la tecnica Alexander possa essere preziosa per tutte le attività della vita quotidiana, artistiche e non, portando più facilità e spontaneità in esse.
Nel mio lavoro sia come insegnante di chitarra che di tecnica Alexander, integro le due formazioni per guidare la persona in questa ricerca, nella forma di lezioni di chitarra (per aspiranti chitarristi), o di tecnica Alexander.
Per domande e più info sulle lezioni entra in contatto!